APPUNTAMENTI

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- martedì 16 e 23, e giovedì 18 e 25, dalle 10 alle 13 banchetto per le firme in c.trà Cavour (da c.so Palladio per andare in p.zza dei Signori)

- sabato 20 e domenica 21 gazebo in p.zza Castello dalle 10 alle 18

- venerdì 19 presentazione della lista IDEA a Schio, palazzo Toaldi Capra, dalle 20.30, con Fabio salviato (presidente Banca Etica), Gianfranco Bettin (consigliere regionale Verdi), Cinzia Bottene (consigliere comunale Vicenza Libera-No Dal Molin), Olol Jackson (Verdi-IDEA)

- domenica 21, dalle 16 alle 19, festa al Borsa Caffé (sotto la basilica Palladiana) per la raccolta firme

- domenica 21, dalle 21, concerto di Moris & the Magicals al bar Company di Sandrigo per la raccolta firme

- martedì 23 ai chiostri di S. Corona alle 18.30 (vicino al tribunale di Vicenza) presentazione della lista IDEA con Fabio Salviato e Gianfranco Bettin

APPUNTAMENTI

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- Venerdì 19 Febbraio 2010 a palazzo Toaldi-Capra a Schio si terrà la presentazione della lista regionale un'altra idea per il veneto.


Parteciperanno:
- Fabio Salviato, presidente di banca etica;
- Gianfranco Bettin, sociologo presidente dei Verdi;
- Cinzia Bottene consigliera comunale di Vicenza per Vicenza Libera
- Olol Jackson Verdi-idea per il veneto

Tutte le bugie del governo sui costi del nucleare.

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La decisione del governo italiano di tornare al nucleare è in contrasto con molte analisi secondo cui non solo il nucleare è troppo costoso ma è anche rischioso sia per l’ambiente che per la salute dei cittadini.

Premessa

Una recente analisi dell’agenzia di rating Moody’s sulle implicazioni finanziarie dell’investimento nucleare ci permette alcune riflessioni e confronti con la situazione italiana, dove Enel, in accordo con il governo e insieme con EDF (Electricité de France), ha proposto la realizzazione di ben quattro reattori nucleari da 1,6 GW a tecnologia EPR francese.

“Zincheria di Rosà (PIP 49): la Giunta Regionale rispetti gli impegni”

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Il consigliere regionale dei Verdi-I.D.E.A. per il Veneto, Gianfranco Bettin, torna a chiedere alla giunta regionale di rispettare gli impegni presi e votati dal consiglio regionale in sede di approvazione della Legge Finanziaria Regionale del 2008.


Sono passati due anni da quando il consiglio regionale votò un ordine del giorno che impegnava la giunta “ad avviare una indagine conoscitiva per accertare la correttezza dell’ iter amministrativo e la situazione ambientale nei territori del Comune di Rosà coinvolti dagli interventi edificatori, utilizzando le risorse necessarie previste negli appositi capitoli del bilancio di previsione”.

L'utilizzo di energie alternative è da incentivare, non da affossare

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Il governo, anziché buttare soldi nel nucleare, investa su politiche energetiche rispettose dell’ambiente e sicure per i cittadini.

Mentre da un lato il governo sta silenziosamente portando avanti il rilancio del nucleare in Italia, nascondendo ai cittadini la possibile ubicazione degli impianti per paura di riscontri negativi alle prossime elezioni regionali, dall’altro taglia vistosamente gli incentivi per la promozione dell’energia solare nel nostro paese.

Risposta a Stefani sul nucleare

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Egregio direttore, 

leggo con una certa curiosità la lettera dell’on. Stefano Stefani (Lega Nord) in merito alla scelta del governo di costruire nuove centrali nucleari nel nostro paese. Nel leggere la missiva, che speravo contenesse le risposte a domande importanti che da più parti sono state rivolte a Stefani proprio sulla questione del ritorno al nucleare, speranza andata delusa per l’ennesima volta, non ho potuto fare a meno di registrare alcuni interessanti passaggi.

I rischi ambientali della nuova base al Dal Molin

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I rischi ambientali legati alla costruzione della nuova base militare USA a Vicenza, più volte denunciati dal movimento contrario al progetto, sono ora ben visibili, con centinaia di alberi sradicati e con la scomparsa di quella fauna che, fino a poco tempo fa, popolava i prati circostanti. Il blitz del 31 gennaio del Presidio No Dal Molin ha ora confermato quello che era il timore maggiore, l’impatto dei lavori con la falda acquifera sottostante, una delle più importanti del nord Italia. Il cantiere è completamente allagato, come risulta evidente dalle foto pubblicate sul sito www.nodalmolin.it

La vicenda Dal Molin: 4 anni di mobilitazioni

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La prima iniziativa riguardante la militarizzazione del territorio vicentino la organizzai in collaborazione con gruppi e associazioni pacifiste nel novembre 2005, un anno prima che la questione Dal Molin irrompesse sulla scena pubblica. Oltre cento persone ad ascoltare preoccupate ciò che nessuno si era degnato di dire a loro e a tutta la città. Al tempo ero consigliere di circoscrizione dei Verdi, e il primo progetto di una nuova struttura militare statunitense la voleva collocata proprio nel mio quartiere, in una grande zona agricola a ridosso della città e adiacente la caserma Ederle, struttura che ospita la 173^ Airborne Brigade. 
 
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